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3Italia: anche noi per la famiglia   versione testuale
Vincenzo Novari, Amministratore Delegato di 3Italia



Qualche giorno fa mi sono accorto che mio figlio, 20 anni, aveva aggiunto la mia foto nel suo profilo Facebook. E' stato una gioia profonda, per me, un piccolo grande simbolo del fatto di essere riuscito a dare un senso profondo alla mia vita, fino a oggi, al di là della professione, al di là dei mille incontri, e della scelta quotidiana di essere una persona perbene. E a mia volta ho voluto condividere questa gioia su Facebook. Un amico mi ha chiesto perchè usassi i social network per parlare di sentimenti, di emozioni, di valori come questi. E gli ho risposto che oggi Internet è il luogo dove essere se stessi, essere più veri di prima, e quindi comunicare le proprie verità senza malintesi pudori intellettuali.
 
Cito queste considerazioni personali per spiegare con semplicità la ragione profonda della nostra vicinanza alla Chiesa nel suo nuovo impegno su Internet. Quando noi di 3 Italia abbiamo incontrato Monsignor Paglia e tutta la squadra del Pontificio consiglio per la famiglia che, in Vaticano, stava lavorando al progetto del nuovo portale, ci è sembrato naturale mettere a disposizione innanzitutto il nostro entusiasmo e poi le competenze e le risorse dell'azienda per essere partner di un'iniziativa che segna la differenza. Crediamo sia essenziale per una grande azienda come la nostra, con quasi dieci milioni di clienti, profondamente radicata nella società e nella comunicazione - di cui i nostri servizi sono veicolo - avere sempre al centro del suo agire alcuni grandi valori di riferimento. Tra i quali senza dubbio l'importanza centrale della famiglia.
Anche per questo, la scelta di Papa Benedetto XVI di aprire la Chiesa al mondo della Rete, la decisione – altamente simbolica – di esordire personalmente su Twitter, di farsi fotografare mentre manda il primo tweet (che non ha caso ha battuto ogni record di followers in poche ore) e, in generale, l'intuizione della possibilità e necessità di radicare la comunità dei fedeli anche dentro la Rete, potrebbero sembrare gesti ovvi ma sono in realtà passi da gigante verso un nuovo dialogo della Chiesa e di tutti i cattolici tra loro e soprattutto con coloro che cattolici non sono.
Rispetto a questa scelta, le tematiche della famiglia avranno un ruolo centrale. E nel proporle, nel condividerne il dibattito, l'analisi, la meditazione, il nuovo portale al quale 3 Italia ha collaborato sarà... al centro del centro. Il portale nasce, mi è parso, con un'intelligente presupposto e un'umile ambizione, essere da subito crocevia di vita vera e vera comunità senza pretendere di diventare in un giorno il Facebook delle famiglie cattoliche. Nasce ricco di contenuti – diviso in macroaree e dedicato ad molte tematiche di grande interesse – naturalmente internazionale e poliglotta (i testi sono in quattro lingue: italiano, spagnolo, inglese e francese) ma soprattutto aperto ai contributi di tutti coloro che vorranno proporli alla “rete sociale” che si è già andata formando attorno alla versione precedente del portale stesso.
Non occorre fare gli auguri a un'iniziativa che nasce sociale e che sa farseli da sola: è forse più interessante ripetere che 3 Italia è e sarà al fianco del Pontificio consiglio per la famiglia in questa sua opera di compenetrazione con la Rete. Quel che è nato non è solo un portale Internet, ma un modo nuovo di essere cristiani. Tutti insieme ma con, sempre e da sempre, al centro la famiglia.
 
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