PREMESSA
1. La Convenzione internazionale sui diritti dellinfanzia (20.11.1989) riconosce ai minori importanti diritti riguardanti ladozione, le cure sanitarie, leducazione, la tutela dei disabili, la protezione contro la violenza, contro labbandono, contro lo sfruttamento sessuale e lavorativo.
2. Occorre che la coscienza civile condanni senza esitazioni e senza ambiguità le numerosissime violazioni dei diritti dei minori che continuano a commettersi nel mondo: stragi di guerra, impiego dei bambini-soldato, traffico per trapianti di organi, sperimentazioni farmaceutiche, violenze fisiche, rapimenti, insufficiente o cattiva alimentazione, carenza di cure sanitarie, discriminazione dei disabili, privazione dellistruzione, sfruttamento lavorativo, costrizione a mendicare, a rubare, a spacciare droga, a prostituirsi, pedofilia, abusi sessuali, pornografia, matrimoni imposti precocemente, mutilazioni sessuali, sfruttamento di immagine a fini commerciali, negazione della giustizia dovuta.
3. La Convenzione riconosce, nel preambolo, che il fanciullo ha diritto ad una protezione e a cure particolari sia prima che dopo la nascita. Laborto contraddice radicalmente il valore della persona e della vita, che sta alla base di questa affermazione.
4. Non basta condannare le violazioni dei diritti; bisogna vigilare e operare per prevenirle.
5. Oggi pericolose ideologie influenzano linterpretazione della Convenzione del 1989 portandola in più punti ad assumere significati in contrasto con i valori ispiratori originari.
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