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Relazione in occasione del Congresso Mondiale delle Famiglie (Madrid, 25 maggio 2012)
Saluto con sincera stima e cordiale amicizia tutti voi che partecipate a questo Congresso. Sono grato agli organizzatori per avermi invitato; ma soprattutto per aver promosso questo evento, che è motivo di speranza per le famiglia e per la società.
 
La prima parte della mia relazione è dedicata all’attuale crisi della famiglia nel mondo, certamente grave e pericolosa; ma voglio dirvi subito che, malgrado la crisi, io sono fiducioso per il futuro. Sia nelle aree culturali più tradizionali sia in quelle più progressiste, sia nei paesi poveri sia nei paesi ricchi, la famiglia naturale è il valore più desiderato e rimane in cima alla scala delle aspirazioni della popolazione, anche dei giovani. Inoltre, ovunque nel mondo, sono in aumento minoranze di famiglie esemplari, più consapevoli che non in passato, generose, responsabili, capaci di andare controcorrente. In molti paesi si sta sviluppando un nuovo protagonismo delle famiglie attraverso varie forme associative, sia in ambito religioso sia in ambito civile. Vedo situarsi in questo contesto anche il vostro congresso, al quale ho l’onore di partecipare.
 
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