Daniel e Irma López ci raccontano il loro incontro con il Corso di matrimonio Alpha, un amore a prima vista favorito da un’idea dell’allora Arcivescovo di Buenos Aires: Jorge Mario Bergoglio
Presentazione dei protagonisti dell’esperienza
Daniel López, di 55 anni, e Irma Pardal di 53, coniugi di Buenos Aires. Sposati da 32 anni. Condividono progetti di lavoro e servono in molte attività pastorali. Hanno tre figli, Matias Ezequiel, di 28 anni, María Clara, di 26, e Ana Lucia, di 22. Sono entrambi consulenti psicologici e laureati in teologia. Daniel López, in particolare, è diacono permanente dell‘Arcidiocesi di Buenos Aires e laureato in Teologia Pastorale e Magistero presso l‘Università di Salamanca, specializzato sul tema “Famiglia come soggetto sociale”.
L’esperienza
Un’esperienza ecumenica che ha visto la luce grazie a un’iniziativa personale di Papa Francesco, al tempo arcivescovo di Buenos Aires. Durante l’ordinazione di alcuni diaconi permanenti, nel 2011, fu sua infatti l’idea di proporre loro d’impegnarsi ciascuno in una diaconia speciale. Fu in questo modo che a uno dei neodiaconi, Daniel López, venne assegnato dal Cardinal Jorge Mario Bergoglio il compito d’impegnarsi particolarmente nell’evangelizzazione della famiglia. Ricevuto questo incarico, Daniel si pose quindi subito il problema su come realizzarlo concretamente, coinvolgendo in questa ricerca anche sua moglie Irma. Racconta egli stesso: «Questa per me fu una vera e propria sfida. Sua Eminenza mi disse di camminare sereno, di discernere piano piano come sarebbe dovuta essere quella diaconia, disegnando schizzi, analogamente a un artista». I primi tempi per Daniel furono difficili, perché si ritrovò a percorrere strade già ampiamente collaudate, che non gli permettevano di dare al suo servizio a favore della famiglia quel tocco personale e creativo al quale invece si sentiva chiamato. «Volevo assolutamente andare al di là delle solite attività pastorali dedicate a quest’ambito – annota il diacono – e capii finalmente cosa fare solo quando il Signore mi parlò attraverso una sorella della mia comunità e il volantino che un giorno decise di mostrarmi, sul quale campeggiava la scritta “Corso di matrimonio Alpha”».
Quell’incontro generò nel cuore di Daniel un impressione enorme, tanto da spingerlo a ricercare altre informazioni su quel corso, «finché – ricorda lui stesso – capii tutto in una maniera così splendente che quella luce non poteva che venire da Dio». Dopo aver conosciuto i promotori del corso, Nicky e Sila Lee, della chiesa anglicana di Londra, e frequentato le lezioni per coppie leader ideate da quest’ultimi – propedeutiche all’insegnamento nell’ambito del Corso Alpha – Daniel e sua moglie Irma abbracciarono con entusiasmo il concetto portante dell’esperienza: un corso matrimoniale ecumenico aperto a tutte le chiese cristiane, ma anche a chi non crede. Ulteriore nota caratteristica dell’esperienza, allora come oggi, fu la commensalità degli incontri, il sedersi cioè delle coppie tutte intorno a un tavolo per condividere insieme il pasto e raccontarsi a vicenda i piccoli grandi momenti che nel bene e nel male formano, dandogli vita, la propria relazione d’amore. «Subito dopo il nostro primo incontro con Nicky e Sila – chiosa Daniel – ci fu quindi possibile dare il nostro apporto peculiare facendo, davanti ai partecipanti del corso, una presentazione dei matrimoni celebrati nella nostra diocesi». Nel giro di un anno furono sviluppati undici corsi, formate tre squadre di coppie leader e fornito questo servizio a più di 280 partecipanti. Altro progetto, per ora in cantiere, è poi quello di mettere insieme una squadra che si occupi di corsi dedicati ai genitori, oltre a iniziare la formazione di nuove equipe nelle diocesi argentine più distanti. «Ritengo che il dono più importante che il Corso Alpha mi ha fatto – sottolinea Daniel – sia stato quello di consolidare il rapporto d’amore tra me e mia moglie, dandoci nuovi strumenti da mettere a servizio delle altre coppie. Entrambi lavoriamo ogni giorno per approfondire il nostro vincolo d’amore e per far sì che ogni coppia possa rafforzare il proprio. Questo ci entusiasma molto dandoci la spinta per far conoscere questa nostra esperienza anche ad altri».