Il 25 giugno 1852 nasceva Antoni Gaudí, architetto della Sagrada Familia
Il 25 di giugno si celebra la memoria della nascita di Antoni Gaudí; è anche il mese della sua morte: il mese dedicato al Sacro Cuore di Gesù di cui sarà un gran devoto.
Al nascere lo battezzano Antonio Placido Guillermo, un bambino fragile di salute. Il medico di famiglia consiglia alla madre che non studi troppo per non farlo stancare “non che questo abbia conseguenze gravi sulla sua salute”. Ma queste parole provocano nel bambino di 5 anni il proposito che non si compiessero le profezie del medico. E così, già adulto, spesso ringrazia quella malattia che gli ha permesso, rinunciando ai giochi con suoi compagni, di accrescere le sue doti di osservazione ed iniziare quel cammino che più tardi sboccerà nella creazione artistica della Sagrada Familia di Barcellona. E, durante le visite al tempio espiatorio di Barcellona, Antoni Gaudí, “il maestro” come lo chiamavano i suoi collaboratori, correggeva chi vedeva aspetti naturalistici nella sua opera dicendo “chiamatela creazione”, rimettendo direttamente al Creatore. Gaudí preferisce spiegare la sua opera ai bambini che ai dotti, e spesso li accompagna a vedere il più grande presepe al mondo. Intanto le riviste dell’epoca schernivano quel cantiere di forme mai viste ed antiche nello stesso tempo, che cresceva nella periferia di Barcellona, circondata da baracche di operai, tanto da essere soprannominato la” Cattedrale dei poveri”. Il sacerdote Manuel Trens, grande amico di Gaudí, a chi faceva fatica a capire la sua opera, spiegava che “il grande architetto non fa niente senza Dio, perché vede con una formidabile intuizione la sua missione e la sua responsabilità. Questo gli permette di intraprendere il compito con la serenità e la lentezza creativa dell’inizio del mondo.” Lo stesso Gaudí gioca con il suo cognome che in catalano significa gioire. Così oggi a 90 anni della sua morte, vengono da tutto il mondo a vedere questa costruzione ammirabile, fatta di pietre miracolose che rendono visibile l’invisibile: la Sagrada Familia.