La Conferenza Episcopale Slovacca ha organizzato a Bratislava una conferenza internazionale, venerdì 26 aprile 2013, sul tema dell’ideologia del gender, intitolata “Capire la dignità umana. La posizione della chiesa Cattolica sull’ideologia del gender”.
Dopo i saluti delle Autorità, l’intervento di S. Ecc. Mons Carrasco de Paula sul tema “Parità dei sessi e sue conseguenze” e la relazione della dr.ssa Anna Záborská, del Parlamento europeo, sulla questione della parità dei sessi nella legislazione europea, ha preso la parola il Segretario del Pontificio Consiglio, S. Ecc. Mons Laffitte, che ha affrontato la correlazione tra parità dei sessi e famiglia.
Durante il suo apprezzato intervento, Mons Laffitte ha, tra l’altro, affermato: «Essere “padre” o essere “madre” è un dono. Come ogni dono è un bene che si riceve con gratitudine. Credo che la prima manifestazione di questo fatto appare già dal quarto capitolo della Genesi quando Eva esclama: Ho acquistato un uomo dal Signore. Eva conosce perfettamente gli atti che ha compiuto con Adamo e la cui conseguenza è la venuta all’esistenza del figlio. Ma dimostra di avere chiaramente la consapevolezza che questo felice evento deve essere attribuito a Dio. Se il figlio è un dono di Dio, deve essere gratuito e quindi non obbedire ad una necessità assoluta».
E più avanti ha detto: «Le relazioni elettive impegnano l’essere umano più profondamente. Wojtyla diceva che il concetto di ‘prossimo’ è legato all’uomo in quanto tale, come pure al valore stesso della persona, senza tener conto di qualsiasi riferimento a questa o quella comunità o società (cfr. Persona e Atto, p. 331 ss). In fondo, cosa è il prossimo? È colui che sentiamo vicino e che riconosciamo come vicino a noi. Si tratta del riconoscimento di una familiarità, di una comunità naturale e di una ricchezza che ci è data in dono. L’amicizia e l’amore sono una partecipazione specifica e più intensa all’umanità di una persona, più intensa in quanto impegna l’interiorità. L’amore è la presenza dell’amato in colui che ama, dicevano gli antichi».