I Vescovi della Repubblica Slovacca intervengono sui pericoli delle confusioni sulla famiglia
La Conferenza Episcopale della Slovacchia interviene su matrimonio e cosiddette “questioni di genere” denunciando i pericoli di una cultura individualista, edonista e materialista, che mette in discussione i pilastri su cui si fonda la stessa società, tra questi il più basilare, la famiglia, fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna, che viene «minacciata e ridicolizzata da una cultura alternativa» che vorrebbe ridurla ad una «reliquia del passato». Questa critica distruttiva dei fondamenti della convivenza civile è pericolosa soprattutto per i minori, in quanto «genera uno stato di confusione per quanto riguarda la propria identità e si perde la capacità di capire chi si è veramente». I Vescovi slovacchi esortano, pertanto, «tutti i cattolici e le persone di buona volontà a impegnarsi per il rinnovamento del valore e della cultura della famiglia, affinché possa continuare ad essere insostituibile per la nostra vita e società».
Lo scorso aprile, la Conferenza Episcopale della Slovacchia aveva promosso una Conferenza internazionale a Bratislava, sul tema: “Capire la dignità umana. La posizione della chiesa Cattolica sull’ideologia del gender”, alla quale era intervenuto anche il Segretario del Pontificio Consiglio per la Famiglia, mons. Jean Laffitte.