Papa Bergoglio non si stanca di invitare le famiglie a recitare insieme il Santo Rosario. Mons. Vincenzo Paglia: «Insieme a Maria, è più facile amare Gesù».
La Veglia di preghiera e di digiuno per la Pace in Siria, in Medio Oriente e nel mondo, sabato 7 settembre, in Piazza San Pietro, si è aperta con la recita del Santo Rosario a Maria, Regina della Pace, la cui festività si è celebrata domenica 8 settembre.
Papa Francesco più volte ha ripetuto l’invito alle famiglie e a tutti credenti a pregare con il Santo Rosario, come la Madonna ha chiesto a san Domenico, al beato Alano, a Bernadette, a Lourdes, promettendo la sua protezione speciale e grandissime grazie. «Il Santo Rosario, la preghiera a Gesù e alla Vergine Maria, la preghiera fatta insieme, è un momento prezioso per rendere ancora più salda la vita familiare e l‘amicizia! Impariamo a pregare di più in famiglia e come famiglia!», ha detto Papa Bergoglio all’Udienza generale del primo maggio. Anche Giovanni Paolo II, fin dall’inizio del suo Pontificato, esortò tutti a «non aver paura di aprire le porte a Gesù» e recitare il Rosario, soprattutto nelle famiglie, perché «è un aiuto efficace per arginare gli effetti devastanti di questa crisi epocale».
Nel Santo Rosario si contempla l’intera vita di Gesù e i fondamenti della nostra fede cristiana. «In compagnia di Maria, la prima che lo ha accolto, è più facile vedere e amare Gesù», afferma il Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, mons. Vincenzo Paglia, nel suo Commento al Santo Rosario (Edizioni San Paolo, 2003). «Recitarlo in famiglia è ancor più bello, perché rafforza tutti nell’amore».
«Il Vangelo è il filo rosso che lega i misteri del Rosario – continua il Presidente del nostro Dicastero −. Avendo gli occhi del cuore fissi su Gesù, apriamo, quindi, le nostre labbra per recitare il Padre nostro e le dieci Ave Maria. Con il Rosario quotidiano, Maria ci aiuterà a crescere nella conoscenza e nell’amore di Gesù».
«Il Rosario ci raccoglie tutti, rendendoci contemporanei di Gesù: assieme a Maria viviamo con Lui, amiamo con Lui, pensiamo con Lui, percorriamo le strade e le piazze con Lui, cambiamo il mondo con Lui. Per questo, il Rosario è anche un’energia di pace», dichiara mons. Paglia. Infatti, Papa Wojtyla diceva: «Non si può recitare il Rosario senza sentirsi coinvolti in un preciso impegno di servizio alla pace».