L’Assemblea Plenaria del Pontificio Consiglio per la Famiglia, giovedì 24, si è aperta al pubblico, per un incontro di riflessione sui “Nuovi orizzonti antropologici e diritti della famiglia e dei suoi membri”. Precedentemente, era stata celebrata la Santa Messa presieduta dall’Arcivescovo emerito di Quito (Ecuador), Monsignor Raúl Eduardo Vela.
All’incontro, svoltosi nella “Domus Pacis”, hanno partecipato più di duecento persone. La riunione della mattina è stata moderata dal Cardinale di Manila, S. Em. Luis Antonio Tagle. Al saluto inaugurale del Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, Monsignor Vincenzo Paglia, è seguita la relazione del Segretario del Dicastero, Monsignor Jean Laffitte, sui “Fondamenti teologici ed antropologici della Carta dei Diritti della Famiglia”. Secondo Mons. Laffitte, tra i motivi che convinsero Giovanni Paolo II a pubblicare la Carta dei Diritti della Famiglia, furono proprio le minacce che già allora incombevano su questa istituzione. Sfide e minacce che in questi trent’anni sono diventate realtà e sono persino aumentate. Il Segretario ha, quindi, esaminato i diritti della famiglia esponendone i rispettivi fondamenti antropologici e teologici.
Dopo un dialogo-dibattito tra i partecipanti, è intervenuto il filosofo e giurista spagnolo Andrés Ollero, su “Il matrimonio naturale”. Lo studioso ha deplorato il declino del “diritto naturale”e rivendicato la sua esistenza come «un minimo etico, indispensabile per garantire sufficientemente una convivenza che meriti di essere considerata umana». Si è riferito al matrimonio come un’istituzione di diritto naturale, giuridicamente rilevante per natura.
La professoressa di Diritto di Famiglia, Teresa S. Collett, statunitense, è intervenuta sul tema della “missione dello Stato nel riconoscimento del matrimonio”. La professoressa Collett ha ricordato che l’articolo 16 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo riconosce il matrimonio come un diritto e lo definisce come l’unione tra l’uomo e la donna, finalizzata a formare una famiglia. Ha infine sottolineato la necessità di protezione dei figli nati dall’unione tra uomo e donna.
La seduta del pomeriggio è stata moderata dal Cardinale John Olorunfemi, Arcivescovo di Abuya (Nigeria). Il primo relatore è stato il professor Carl Anderson, presidente dei Cavalieri di Colombo, che ha trattato “La Carta dei diritti della Famiglia e la cultura contemporanea”. Ha tra l’altro affermato che «la famiglia sta al centro dell’incontro del cristianesimo con l’evangelizzazione della cultura contemporanea».
Quindi, l’intervento della professoressa statunitense Jane Adolphe, con la relazione su “La Carta dei Diritti della famiglia e la legislazione internazionale”. Infine, le relazioni della storiografa italiana Lucetta Scaraffia su “La Carta dei Diritti della Famiglia e i diritti della donna” e l’economista Stefano Zamagni su “Coppie d’aggregazione e coppie generative”. La giornata è terminata con la preghiera dei Vespri.