Mons. Vincenzo Paglia commenta il Vangelo del Natale nel volume "La Parola di Dio ogni giorno"
«Risuona ancora una volta, nella notte di questo mondo, il Vangelo della nascita di Gesù…Il Vangelo di Natale è tutto qui: quel bambino, deposto in una mangiatoia. Quel bambino è il nostro Salvatore, è Dio venuto ad abitare in mezzo a noi. È vero: è debole, e piange, come piangono tutti i bambini. Eppure, quel bambino che ci sta davanti, è il Creatore del cielo e della terra; è Colui che libera il mondo dal male; è Colui che dona agli uomini la felicità e la pace. Sì, quel bambino è “una grande gioia, che sarà di tutto il popolo”, come ci ripete l’angelo».
Così, l’Arcivescovo Mons. Vincenzo Paglia, Presidente del nostro Dicastero, commenta le Scritture del tempo di Natale, il 25 dicembre, quest’anno martedi, nel volume “La Parola di Dio ogni giorno 2013”. Ogni anno, anche per il 2014 (“La Parola di Dio ogni giorno 2014”, I libri di Sant’Egidio – Francesco Mondadori, 20,00 euro), mons. Paglia cura l’accompagnamento alla lettura quotidiana della Bibbia e del Vangelo, secondo gli insegnamenti dell’Apostolo Paolo: «Tutta la Santa Scrittura, ispirata da Dio, è il luogo per insegnare, convincere, correggere ed educare nella giustizia, perché l’uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona» (2 Tm 3, 16-17).
Il libro è un prezioso sussidio al dialogo quotidiano con Dio, personale e familiare, per comprendere meglio la Parola e ascoltare il messaggio del Signore per ciascuno di noi in un linguaggio intimo e semplice, ordinario, che usa «parole che fanno ardere i cuori», perché contengono «un’idea, un sentimento un’immagine», come auspica Papa Francesco per una buona omelia nell’Esortazione Apostolica “Evangelii Gaudium” (nn. 142, 157). Tante volte Papa Francesco ha invitato a pregare in famiglia per vivere pienamente la gioia della fede e, alla Santa Messa delle famiglie, nel Pellegrinaggio delle famiglie del mondo al Sepolcro di San Pietro, domenica 27 ottobre 2013, il Pontefice ha innalzato la preghiera a Gesù, Maria e Giuseppe: «Santa Famiglia di Nazareth, custode fedele del mistero della salvezza: fa’ rinascere in noi la stima del silenzio, rendi le nostre famiglie cenacoli di preghiera e trasformale in piccole Chiese domestiche, rinnova il desiderio della santità, sostieni la nobile fatica del lavoro, dell’educazione, dell’ascolto, della reciproca comprensione e del perdono».