A Baida (Pa) dal 2003 è attiva una pastorale per separati non risposati, sulle orme del servo di Dio Francesco Paolo Gravina
“Accogliere fraternamente la persona separata o divorziata che vive la sofferenza della disunione coniugale ed essere compagno di cammino nel momento doloroso vissuto”. È questo lo scopo del gruppo “Santa Maria di Cana - Separati o divorziati fedeli agli impegni del matrimonio”, che domenica 29 giugno rinnova il “sì” presso le suore di Carità del Principe di Palagonia, a Baida (Palermo). Da undici anni viene proposta una pastorale specifica per le persone separate/divorziate non risposate né conviventi: il percorso prevede di riedificare l’identità di figli di Dio, avviare il percorso del perdono e far riemergere l’identità nuziale. Ogni anno, a chiusura del ciclo di incontri, le persone separate o divorziate che lo desiderano possono comunitariamente rinnovare gli impegni del matrimonio. Nel corso dell’evento don Giuseppe Di Giovanni, vice postulatore della causa di beatificazione del servo di Dio Francesco Paolo Gravina, principe di Palagonia, ne rievocherà le tappe terrene come esempio storico di fedeltà al matrimonio. Separatosi dopo dieci anni di matrimonio dalla moglie, donna Nicoletta Filangeri, a causa del suo tradimento, a 29 anni avrebbe potuto divorziare per risposarsi. Tuttavia il principe Francesco Paolo preferì mantenersi fedele a Dio e divenne terziario francescano dedicando la sua vita ai poveri di Palermo.