Questa domenica, la comunità di credenti, in questa nazione bella e cristiana, giustamente orgogliosa del Vangelo che ha plasmato la sua anima, esulta con il profeta Isaia elevando canti di giubilo. Tutta la storia è un viaggio dalle tenebre alla luce della salvezza, visibile sul volto del Dio-figlio, del "Santo Niño" di cui celebriamo la festa. Quando venne la pienezza dei tempi, come un frutto che matura sotto lo sguardo tenero di Dio, nato da donna, nel cuore della famiglia, un bambino nacque per noi, un bambino ci fu donato! Il Verbo Incarnato nel grembo di Maria, che assunse la nostra condizione umana nella povertà, come uno schiavo fino al tormento della Croce. Non ha rinunciato a nascere nella Santa Famiglia, fra le braccia di Maria, il luogo dal quale regna il Salvatore del Mondo e il Principe della pace.
Dall‘incarnazione e dalla nascita di Gesù a Betlemme, tutta la storia è stata trasformata e l‘umanità ha ricevuto la risposta completa a tutte le sue domande e aspirazioni. Nel Dio-figlio, Icona del Padre, tutto ci è stato dato. In Lui ci è stata rivelata la totalità del mistero e la chiave della nostra grandezza e della nostra dignità sublime quale immagine di Dio. Non esiste nobiltà più elevata, dignità più grande di quella di essere a immagine di Dio in Cristo, nati figli di Dio nelle acque del Battesimo. Quando la mangiatoia di Betlemme si riempì di luce, di alleluia, dei canti dei pastori, si levò un canto di gioia e speranza per il dono e la tenerezza di Dio nella vita umana. Fin dall‘inizio del concepimento ogni persona umana ha il diritto di essere accolta, amata ed educata con dedizione e tenerezza in una famiglia.
Mie care famiglie, si tratta di un incomparabile tesoro umano! Dio vi ama tutte personalmente. Tutte le persone formate dalle braccia amorevoli di Dio nascono dal suo afflato di vita. La fede ci permette di ammirare questo mistero e provare meraviglia di fronte ad esso in modo più profondo della ragione.
La vita è un dono sacro di Dio! Nessuno può infliggere la morte a chi è amato e chiamato alla vita da Dio stesso. Tutte le famiglie, come il Dio-figlio a Nazareth, hanno il loro centro, la loro gioia e la loro speranza nel bambino che, concepito, è nato e cresce in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini (Lc 2, 52).
Nella sua storica Enciclica, il Santo Padre ha definito la totalità di questa verità fondamentale Evangelium vitae. Questa Buona Novella sorge nella famiglia cristiana, che è una meravigliosa novella, un Vangelo modellato sull‘amore e sul reciproco donarsi dei coniugi. Amate e educate i vostri figli cosicché crescano a immagine di Dio, come suoi figli! I vostri figli meritano da parte vostra dedizione totale, buon esempio, sollecitudine e sacrifici. Sono la misura della vostra responsabilità. In essi rinnovate la vostra vita. Non trasformate in tomba il grembo materno che è fonte di vita! Le leggi in tutto il mondo dovrebbero rispettare il dono di vita e non cospirare a favore della morte con la crudeltà e la vergogna dell‘aborto procurato. Non si può odiare e eliminare chi è amato da Dio in qualsiasi circostanza.
Care famiglie, credete che i bambini siano doni preziosi? Difendeteli come fecero Maria e Giuseppe, proteggete il Santo Niño dalla strage degli innocenti! Rifiutate con tutte le forze quanti trattano i bambini come cose, come oggetti. Rifiutate quanti uccidono bambini mediante la pena capitale. Rifiutate coloro che considerano i bambini degli intrusi, un peso, una minaccia allo sviluppo e che pensano persino, come denuncia il Santo Padre, che il male, il crimine dell‘aborto sia un diritto. Può mai essere un diritto uccidere il frutto del grembo materno? Consacrate i vostri figli alla santa Famiglia! Chiunque distrugga la vita innocente nella famiglia, che è e dovrebbe essere il santuario della vita, distrugge la famiglia e rovina la propria vita mediante una violenza irresponsabile!
Proteggete i vostri figli e circondateli di affetto! La povertà, contro la quale dobbiamo combattere coraggiosamente nel diffondersi dell‘ingiustizia in questo mondo, diviene una tragedia più amara quando i bambini vengono abbandonati o sono vittime e pagano per l‘irresponsabilità dei genitori che hanno promesso di amarsi fino alla morte.
Per il governo, per i legislatori non esiste migliore investimento che il favorire le famiglie, rafforzare la loro unità, sostenerle, non ostacolare la missione e i diritti dei coniugi. I Parlamenti che approvano leggi ingiuste e dannose violano i diritti delle famiglie, il loro diritto a rispettare la vita e il loro diritto a un‘educazione completa per i loro figli. È una forma di grave irresponsabilità contro l‘integrità e l‘esistenza umana per i politici e per i legislatori cedere alla cultura della morte e per i medici divenire complici negli attentati alla persona umana invece di operare veramente contro le malattie e alleviare il dolore! Sedotti dalla scienza e dalla tecnologia, molti credono di essere arbitri della vita, in tutti i tipi di manipolazione pericolosa che possono divenire addirittura incubi per l‘umanità. Quanto sono fortunate e felici quelle nazioni che approvano leggi a favore della famiglia e della vita e quindi esaltano la dignità e la nobiltà della vocazione politica!
Il cristianesimo non è un piano concepito dalla volontà e dalla sapienza dell‘intelligenza umana. Gli Apostoli, i martiri cristiani, non avrebbero potuto donare la propria vita per un mito, per una fantasia, per una bugia, per idoli che non possono parlare o dialogare o respirare, per idoli terreni o dorati, oggetto di disprezzo da parte dei profeti.
Il cristianesimo si può spiegare solo mediante l‘effluvio di amore di Dio nella storia di Colui che ha piantato la sua tenda di pellegrino in mezzo all‘umanità. Tutto ci porta a una vicinanza che conduce a grande giubilo e a una grande libertà nel mistero dell‘amore di Dio. La fede cristiana, che dovrebbe rispettare e nutrire la vostra vita e quella dei vostri figli, nasce da un‘esperienza unica, irripetibile e originale. Ecco perché san Giovanni lottò contro gli agnostici, che non accettavano la follia della Croce e il suo scandalo, essendo incapaci di inchinarsi di fronte a un bambino povero e indifeso in una mangiatoia. Solo la fede ci permette di scoprire il Verbo Incarnato nella vulnerabilità di un bambino nato in una stalla, che crebbe in una città insignificante, lavorò con le proprie mani per guadagnarsi il pane, come Giuseppe, e donò la sua vita nell‘agonia terribile della Croce!
La Chiesa e le famiglie si nutrono di questa verità e proclamano gioiosamente questo Vangelo: "Ciò che era fin da principio, ciò che noi abbiamo udito, ciò che noi abbiamo veduto con i nostri occhi, ciò che noi abbiamo contemplato e ciò che le nostre mani hanno toccato, ossia il Verbo della vita" (Gv 1, 1). Questa è l‘esperienza che comunica la Madre di Dio, lei da Lui creata e che "serbava tutte queste cose nel suo cuore" (Lc 2, 51). Questa è anche l‘esperienza vissuta e scoperta nelle case cristiane: il fatto che in Gesù e nei figli che crescono a immagine di Dio nell‘amore, possono veramente affermare: "questo è il messaggio che abbiamo udito da lui e che ora vi annunziamo, Dio è luce e in lui non ci sono tenebre" (1 Gv 1, 5).
Siate evangelizzatori in questo grande mistero, proclamando al mondo le misericordie di Dio, il miracolo permanente del suo amore nel vostro matrimonio, nella vostra comunità di fede e di amore, nella famiglia.
Quanto siete grandi, amate famiglie del mondo! Quanto grande è la vostra vocazione! Guardate come questo nostro Incontro Mondiale è divenuto una grande festa di fede, di gioia, con i canti e la felicità dei vostri figli.
Santo Niño, redentore dell‘umanità, benedici, rafforza, redimi e purifica l‘amore delle famiglie!
Santa Famiglia di Nazareth, proteggi, riempi di gioia e di entusiasmo evangelizzatore le case del mondo!
San Giuseppe, Custode del Redentore, Redemptoris custos, porta i bambini sulle spalle, come hai fatto con Gesù, come in questa icona della Santa Famiglia! Essi sono doni di Dio. Madre di Dio, Regina della Famiglia, ora pro nobis!
Santo Niño, benedici tutti i bambini del mondo!
Al termine della Santa Messa il Cardinale López Trujillo si è congedato dai presenti con le seguenti parole:
La sua generosità di Pastore, amato Cardinale Sin, assieme alla Conferenza Episcopale e a numerosi collaboratori instancabili, ha reso possibile questo Incontro indetto da Giovanni Paolo II, che è stato arricchito dalla Parola del Signore che ci è stata elargita in abbondanza la scorsa notte. Amate famiglie anglofone, grazie molte!
Care famiglie di lingua francese, grazie molte! Ci incontriamo a Valencia! Care famiglie di lingua portoghese, grazie molte! Vi aspettiamo a Valencia! Care famiglie di lingua tedesca, grazie molte! Vi aspettiamo a Valencia! Care famiglie di lingua italiana, tante grazie! Ci vediamo a Valencia!
Porgiamo un nostro tributo speciale anche al Nunzio Pontificio, Sua Eccellenza Antonio Franco, che con la sua disponibilità totale e la sua pazienza ci ha aiutato molto. Grazie molte, miei cari Cardinali, Arcivescovi e Vescovi per la vostra partecipazione. Care famiglie, ritornate nei vostri Paesi, nelle vostre diocesi, pieni di gioia e di speranza!
Infine, amato Cardinale Sin, Arcivescovo Quevedo, Presidente della Conferenza Episcopale, Vescovi delle Filippine, amate famiglie di questo grande Paese: in nome di tutte le famiglie, vogliamo dire, grazie molte, dal profondo del cuore! Rendiamo grazie al Signore per questo Incontro, per l‘accoglienza.
A nome del Santo Padre, grazie infinite! Sarete sempre nel mio cuore!