Povertà, migrazioni, fondamentalismo religioso e matrimoni misti: questi i nodi emersi mercoledì mattina al Sinodo straordinario, in relazione alle Chiese di due delle più turbolente aree del mondo
La V Congregazione generale, riunitasi mercoledì mattina, si è soffermata in particolare sui temi contenuti nel capitolo 2 della seconda parte dell’Instrumentum Laboris: “Le sfide pastorali sulla famiglia”. Il dibattito si è quindi innanzitutto incentrato sulla situazione della Chiesa del Medio Oriente e dell’Africa del Nord: «entrambe – è stato rilevato – vivono in contesti politici, economici e religiosi difficili, con gravi ripercussioni sulle famiglie. Là dove, infatti, le leggi impediscono le riunificazioni familiari, la povertà spinge alla migrazione, dove vi è fondamentalismo religioso e i cristiani non hanno parità di diritti con i cittadini musulmani, si pongono spesso difficili problemi per le famiglie che risultano da matrimoni misti».