In una dichiarazione l’appello dei religiosi alle istituzioni per tutelare le famiglie in Slovacchia
La Slovacchia ha bisogno di “una politica familiare efficace” per far fronte alle grandi trasformazioni culturali e sociali della società. Lo hanno evidenziato sei alti rappresentanti, tra cui il presidente della Conferenza episcopale, monsignor Stanislav Zvolensky, e l’arcivescovo metropolita greco-cattolico, monsignor Jan Babjak, nella dichiarazione dei leader di diverse denominazioni cristiane e dell’Unione delle comunità religiose ebraiche della Slovacchia sui cambiamenti demografici nella Repubblica Slovacchia.
“Chiediamo ai rappresentanti della vita pubblica e ai cittadini del nostro Paese di trovare soluzioni che possano migliorare la posizione delle famiglie nella società”, si legge più avanti. “L’individualismo e il consumismo continuano a crescere, negli ultimi venti anni abbiamo assistito a un calo del tasso di fecondità nel nostro Paese e – ammoniscono i rappresentanti religiosi – potrebbero sorgere gravi problemi sociali, culturali ed economici”. “Una società senza bambini, una società che non crea le condizioni idonee per le famiglie, non può sopravvivere”. I leader religiosi della Slovacchia sottolineano infine che la famiglia dovrebbe essere al centro dell’attenzione di tutti i governi e suggeriscono l’introduzione della cosiddetta “clausola familiare” che permetterebbe di valutare l’eventuale impatto di ogni proposta legislativa sulla situazione della famiglia.