Sulla famiglia di Nazaret la catechesi di Francesco nell’udienza generale: “Riscoprire la vocazione di ogni famiglia”
Da Nazareth, “da quella periferia del grande Impero, è iniziata la storia più santa e più buona, quella di Gesù tra gli uomini! E lì si trovava questa famiglia” fatta da “grandi santi: Maria, la donna più santa, immacolata, e Giuseppe, l’uomo più giusto… La famiglia”. L’ha detto Papa Francesco mercoledì nell’udienza generale, proseguendo con le sue catechesi sulla famiglia in preparazione al Sinodo ordinario del 2015.
Nel secondo appuntamento, Francesco si è soffermato sulla famiglia di Nazaret: “Gesù nacque in una famiglia. Lui poteva venire spettacolarmente, o come un guerriero, un imperatore… No, no: viene come un figlio di famiglia, in una famiglia. Questo è importante: guardare nel presepio questa scena tanto bella”. Dio, ha proseguito il Papa, “ha scelto di nascere in una famiglia umana, che ha formato Lui stesso”. Quella di Nazaret “non era una famiglia finta, non era una famiglia irreale”, per questo “ci impegna a riscoprire la vocazione e la missione della famiglia, di ogni famiglia”. Come accadde in quei trent’anni a Nazaret, “così può accadere anche per noi: far diventare normale l’amore e non l’odio, far diventare comune l’aiuto vicendevole, non l’indifferenza o l’inimicizia. Da allora, ogni volta che c’è una famiglia che custodisce questo mistero, fosse anche alla periferia del mondo, il mistero del Figlio di Dio, il mistero di Gesù che viene a salvarci, è all’opera. E viene per salvare il mondo. E questa – ha evidenziato Francesco – è la grande missione della famiglia: fare posto a Gesù che viene, accogliere Gesù nella famiglia, nella persona dei figli, del marito, della moglie, dei nonni… Gesù è lì. Accoglierlo lì, perché – ha concluso – cresca spiritualmente in quella famiglia”.