“Dare spazio a tutte le voci, anche a quelle di coloro che possono considerarsi lontani dalla fede”, essendo “franchi ed onesti” nel cammino verso il Sinodo generale ordinario sulla famiglia. È questa l’esortazione ai fedeli lanciata dai vescovi irlandesi, in particolare da monsignor Liam MacDaid, presidente del Consiglio episcopale per il matrimonio e la famiglia. Pubblicati i “Lineamenta” del Sinodo, le risposte al questionario andranno inviate entro il 15 aprile alla Segreteria generale del Sinodo per la redazione dell’ “Instrumentum laboris”, ma il termine fissato dalla Chiesa irlandese per la consegna a livello locale è il 6 marzo.
“La qualità delle nostre vite e delle nostre relazioni – spiega monsignor MacDaid – sono strettamente collegate al genere di vita familiare che si è in grado di creare” perché “la vita familiare è una benedizione per tutti”. Nell’affrontare le domande del questionario, continua il vescovo irlandese, bisogna chiedersi “come, bene o male, la Chiesa locale supporta e provvede alla cura pastorale delle coppie sposate e delle famiglie”. È, questo, “un esame che dovrebbe rafforzare e rinnovare la cura pastorale, così da spingere ogni persona a comprendere che la vita è un bene”.