Una situazione molto problematica. È quella vissuta dalla famiglia, stando a quanto emerge dalla visita ad limina che i vescovi del Kenya hanno fatto in Vaticano il 10 aprile. Monsignor Salesius Mugambi, vescovo di Meru e presidente dell'Ufficio nazionale per la pastorale familiare della Conferenza episcopale, ha evidenziato come, in genere, negli ultimi anni, la concezione cattolica della famiglia abbia subito pesanti attacchi ideologici provenienti da culture esterne a quella africana.
Ad esempio, è emersa una massiccia opera di finanziamento da parte di Ong legate agli Stati Uniti e all’Onu per sostenere una cultura contraria al magistero della Chiesa mediante workshops, social networks, e propaganda nelle scuole. Al fine di contrastare l’opera di propaganda, la Conferenza episcopale ha stilato un piano che prevede l’apertura di un Centro di pastorale familiare in ogni diocesi. Altra nota di preoccupazione è il tasso di natalità, che anche in Kenya sta calando: la proposta avanzata è contrastare in maniera forte le politiche contrarie ai valori familiari nelle sedi internazionali quali l’Onu e in occasioni di rilievo come la prossima edizione della Giornata mondiale delle famiglie a Philadelphia e il Sinodo dei vescovi.
La necessità, per i cattolici del Kenya, di “mostrare con chiarezza la bellezza dell’essere famiglia unita e fedele nel matrimonio” è stata sottolineata da monsignor Paglia, presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, il quale ha richiamato la “cura all’educazione ai sentimenti, al rispetto della donna, al senso di paternità e maternità” e ha consigliato ai presuli di riflettere su eventuali strade per presentare e divulgare gli insegnamenti di Papa Francesco che scaturiscono dall’esortazione Evangelli Gaudium e dalle catechesi sulla vita familiare iniziate lo scorso dicembre, che si protrarranno sino al Sinodo prossimo.