“La famiglia rimane la culla della trasmissione dei valori cristiani, e in Congo la Chiesa non si è rassegnata a trasmettere questi valori, malgrado la pressione delle istituzioni internazionali che la vogliono distruggere attraverso teorie ideologiche come la teoria del genere”. A dirlo, nel corso di un incontro al Pontificio Consiglio per la Famiglia che si è svolto martedì 5 maggio, i vescovi della Conferenza episcopale del Congo a Roma per la visita ad limina.
I presuli si sono soffermati sui problemi interni al Paese, come “il peso della tradizione, la questione della dote, la povertà che trasforma il matrimonio in un business, il numero crescente di giovani battezzati che non vogliono sposarsi, il problema delle ragazze madri e dei ragazzi padri. Ancora, la disoccupazione, le sette che condizionano le famiglie e il ripudio delle mogli da parte dei mariti”. A queste sfide, hanno proseguito i vescovi, “si aggiungono i problemi della formazione delle coppie, perché i preti hanno una grande difficoltà nell’accompagnare le famiglie” ma tentano di andarvi incontro attraverso movimenti ed eventi ad hoc.
Il problema della poligamia è stato affrontato da monsignor Louis Portella, presidente della Conferenza episcopale del Congo, che ha evidenziato l’impegno a evangelizzare le famiglie poligame e formare laici capaci di accompagnare le coppie dalla preparazione del matrimonio e anche dopo il matrimonio.
Dopo averli ascoltati, il presidente del Pontificio Consiglio per la famiglia, monsignor Vincenzo Paglia, ha esortato i vescovi a proseguire nell’impegno a difesa della famiglia, raccomandando loro di seguire le catechesi di Papa Francesco. Per il presidente del dicastero “non basta il battesimo, la cresima, il matrimonio”: bisogna “andare oltre e vivere una conversione pastorale accompagnando le persone dall’infanzia fino alla fine, accompagnare le coppie prima del matrimonio e dopo il matrimonio nella preghiera, nella lettura quotidiana del Vangelo. Il potere della Chiesa è la testimonianza, l’obiettivo è avere una Chiesa vivente con laici presenti in tutte le realtà della società”.