“L’Africa ha salvato la sacra famiglia, in questi tempi moderni salverà anche la famiglia umana”. L’ha detto il cardinale guineano Robert Sarah, prefetto della Congregazione del Culto divino, a La Croix du Benin, durante la sua visita in occasione del pellegrinaggio nazionale mariano di Dassa-Zoumè. In contemporanea, al Meeting di Rimini veniva presentato il suo libro-intervista “Dio o niente. Conversazione sulla fede con Nicolas Diat”.
Dal dramma degli abusi sessuali del clero fino alle grandi questioni del mondo postmoderno, che vive come se Dio non esistesse, nel colloquio con il giornalista si alternano pagine intense sulla politica, intrecciate con la storia del cardinale e della Chiesa in Guinea. Alla famiglia è dedicato il capitolo intitolato “Le pietre angolari e i falsi valori” con le sfide pastorali della difesa della sacralità della vita, della sacramentalità del matrimonio, della santità della famiglia. Il cardinale dichiara infine che la sua inquietudine “è più dovuta al come alcuni stati e organizzazioni internazionali tentano di imporre in tutti i modi, spesso a tappe forzate, la filosofia destrutturante detta del genere”.
