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Il catechismo di Papa Francesco 10. Tre parole   versione testuale
Tre parole

Tante volte il Papa ha suggerito alle famiglie tre piccole parole per costruire ogni giorno una vita più bella. La prima è “permesso”: non è solo una questione di buona educazione - dice il Papa - ma un segno di attenzione agli altri, un modo con cui possiamo esprimere la nostra cura e il nostro amore per genitori e fratelli. Anche Gesù bussa alla nostra porta, chiede permesso e attende pazientemente che gli apriamo.
 
 
 
 
 
 
La seconda parola è “grazie” e qui il Papa è stato molto duro e severo: guai se non impariamo a essere grati, a dire grazie, a riconoscere il bene che in famiglia ci si fa reciprocamente. Tu quante volte dici “grazie” a mamma e papà per tutto quello che ti donano?
Infine la terza parola: “scusa”. Il Papa sa che è una parola difficile da dire, ma ci ricorda che è necessaria se vogliamo fermare il male con il bene. Forse per questo Gesù ha voluto ricordare il perdono nel Padre Nostro. Ricordi? “Rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori”.
 
 
 

Un cristiano che non sa ringraziare è uno che ha dimenticato la lingua di Dio.
 
 
 
 
E come devo fare la pace? Mettermi in ginocchio? No!
Soltanto un piccolo gesto, una cosina così, e l’armonia familiare torna.
Basta una carezza! Senza parole.
Ma mai finire la giornata in famiglia senza fare la pace!