Il 58% dei brasiliani ritiene che le donne in gravidanza infettate dalla zanzara Aedes aegypti, e pertanto dal virus Zika, non dovrebbero avere il diritto di interrompere la gravidanza. È quanto emerge dalla ricerca Datafolha, pubblicata il 29 febbraio sul quotidiano Folha de São Paulo: il 32% degli intervistati difende comunque il diritto all’interruzione della gravidanza, mentre il 10% preferisce non pronunciarsi.
Il virus Zika nelle donne in gravidanza è stato associato a un aumento dei casi di malformazione nel cervello del bambino appena nato e ha spinto l’Organizzazione Mondiale della Sanità a dichiarare un'emergenza globale.
In Brasile sono stati segnalati dall’ottobre 20145.640 casi di microcefalia, di cui 4.107 sotto inchiesta. Complessivamente sono 583 i casi confermati, il 90% dei quali nel nordest del Paese
L’epidemia di Zika e la conseguente microcefalia nei feti hanno riacceso la discussione sull’aborto, consentito in Brasile solamente nei casi che mettono la madre in pericolo, in caso di stupro e anencefalia (assenza del cervello) , ma punibile negli altri casi con anche tre annidi reclusione.