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Il catechismo di papa Francesco 15.Morte   versione testuale
Morte

Quando muore un bambino, oppure una mamma o un papà, accade qualcosa di terribile. È un dolore grandissimo, rimaniamo paralizzati e ci sentiamo abbandonati: “Dov’è la mamma? Perché non la vedo? Quando torna?”. Qualcuno arriva a dare la colpa a Dio. Papa Francesco capisce queste reazioni e dice che, in questi casi, non dobbiamo aver paura di piangere, come ha fatto Gesù per la morte del suo amico Lazzaro.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Questo buio tremendo, questo buco nero che si apre, non sono però l’ultima parola. Gesù è morto e risorto: la luce della Pasqua rischiara le tenebre della morte che esce sconfitta. L’amore e la speranza sono più forti di ogni dolore e di ogni male; il Papa lo ha ricordato con forza e ci ha invitati a diventare complici di Gesù, a fare cioè ogni giorno come Lui: amare, sperare, consolare.
 
 
 
 
 
 
 
 

Il Signore ha vinto la morte una volta per tutte.
 
I nostri cari non sono scomparsi nel buio del nulla:
la speranza ci assicura che essi sono nelle mani buone e forti di Dio.
L’amore è più forte della morte.
 
Tutti i nostri cari che se ne sono andati, il Signore ce li restituirà e noi ci incontreremo insieme a loro.
Questa speranza non delude!