• EUROPA/UNO DI NOI
Il 12 marzo a Parigi, 1 200 persone circa si sono riunite in occasione dell'inaugurazione ufficiale della Federazione europea
One of us (
Uno di noi), che raggruppa varie associazioni europee di difesa della vita. Numerosi ministri europei presenti hanno preso la parola. Come viene menzionato
nella stampa dal presidente della Fondazione Jérôme Lejeune, l'idea della federazione è quella di "continuare a dare lo slancio, avviato nel 2012, a livello europeo, a favore della difesa della vita e della dignità umana". A quell'epoca, egli ricorda, "un’iniziativa popolare era stata avviata sulla base di due richieste. Da una parte, interrompere il finanziamento al livello europeo della ricerca sull'embrione ; d'altra parte, abolire il sostegno dell'Unione europea a favore di alcune campagne di promozione dell'aborto nei paesi in via di sviluppo, nel non rispetto della legislazione di alcuni Stati membri".
• CONSIGLIO D'EUROPA/MATERNITÀ SURROGATA
La Commissione affari sociali, salute e sviluppo sostenibile dell'Assemblea del Consiglio d'Europa ha respinto un rapporto dal titolo "Diritti umani e questioni etiche legate alla maternità surrogata" nel corso di una riunione tenutasi il 15 marzo a Parigi, con un solo voto di differenza. Il rapporto raccomandava di inquadrare, e quindi legalizzare la maternità surrogata. Questo rapporto presentato dalla ginecologa belga Petra De Sutter, aveva provocato una polemica a causa del suo contenuto, ma anche nella persona della relatrice stessa, direttrice di un servizio di procreazione assistita dove si fanno maternità surrogate, e collaboratrice di una clinica indiana di utero in affitto. Numerose associazioni hanno espresso la loro soddisfazione all'esito del voto da parte della commissione, tra le quali No Maternity traffic, Alliance Vita oppure la Confederazione francese delle Associazioni familiari cattoliche.
• FRANCIA/MIGRANTI
L'azione della Chiesa in Francia a favore dell'accoglienza degli stranieri interessa molto la stampa, come in questo
articolo che parla del lavoro della
Caritas francese nella diocesi di Saint-Denis, nella periferia nord di Parigi, dove sono presenti molte comunità provenienti dall'Africa o dal Medio Oriente. Una nuova iniziativa di alloggio solidale in otto locali parrocchiali del dipartimento di Seine-Saint-Denis mobilita circa 300 cittadini impegnati nell'accoglienza di "quelli che sono lontani da tutto".
• SVIZZERA/FESTIVAL DELLE FAMIGLIE
Il Festival delle famiglie della diocesi di Sion ha celebrato il suo 20° anniversario il 13 marzo, con una messa delle famiglie presieduta dal vescovo, Mons. Jean-Marie Lovey. Numerosi movimenti impegnati nella pastorale familiare, come
Avifa, le
Equipes Notre Dame,
Vivre &Aimer, i
Focolari, i
Percorsi Alpha e
Revivre. Il Festival delle famiglie è stato creato nel 1996 dall'allora vescovo di Sion, il cardinale Henri Schwery
• CANADA/QUARESIMA
Durante la Quaresima, la Conferenza episcopale del Canada continua a pubblicare sussidi per le omelie e le preghiere dei fedeli per fare da tramite tra la liturgia della domenica e le iniziative pastorali per la vita e la famiglia. Come sempre, i suggerimenti di omelie e di preghiere sono a disposizione per la preghiera in famiglia o personale. Possono anche essere di aiuto per i gruppi e gli organismi. I
testi per il mese di marzo sono accessibili sulla pagina web dedicata alla vita e alla famiglia.
• SIRIA/MISERICORDIA
Mentre la guerra in Siria dura ormai da cinque anni, l'arcivescovo maronita di Damasco, Mons. Samir Nassar, ha pubblicato una tribuna nella quale ritiene che la violenza che martoria il paese è anche fonte di misericordia. In questo testo, messo in rete dall'Œuvre d'Orient, Mons.Nassar fa riferimento inanzittutto la famiglia : "Con dodici milioni di rifugiati e profughi, tutti i movimenti di carità sono stati travolti dalla situazione e soltanto la famiglia, baluardo della società orientale, ha assorbito lo choc e continua ad assumere il ruolo di accoglienza, di consolazione, di condivisione e di sostegno". Per poi aggiungere : "l’ ondata di solidarietà significa alloggiare ben venti persone in una sola stanza, condividendo la vita di tutti i giorni, compresa la visita al cimitero. Queste famiglie incarnano la Misericordia, nel silenzio e senza aspettare nulla in compenso".