Da Fondazione Novae Terrae e Università Cattolica di Milano il 1° Rapporto sul diritto alla famiglia nel mondo 2015-2016
Analizzare le caratteristiche della famiglia, mettendone in luce in particolare le relazioni interne ed esterna, e verificare se e come sia possibile “fare famiglia” in vari contesti geografici e culturali. Nasce con questi obiettivi il primo rapporto sulla famiglia nel Mondo attraverso l’Indice Globale Indipendente sulla Famiglia (IGIF), che porta la firma di Fondazione Novae Terrae e dell’Università Cattolica di Milano.
“Il Rapporto prende in esame 46 Paesi e parte dal diritto umano fondamentale che è la famiglia”, spiega Luca Volontè, direttore della Fondazione Novae Terrae, aggiungendo che “l’Indice Globale Indipendente sulla Famiglia è costruito a partire da indicatori statistici presenti nei data base internazionali, rispetto alla dimensione strutturale della famiglia e alle risorse economiche e sociali per la cura”.
All’indice complessivo IGIF concorrono 4 dimensioni: il sub-indice “strutturale”, ossia la presenza di figli e stabilità della relazione coniugale; il sub-indice “risorse economiche” del nucleo domestico, ovvero le risorse di natura economica su cui la famiglia può contare; il sub-indice “risorse contestuali”, che include servizi per la cura e la possibilità di conciliare famiglia e lavoro; e il sub-indice “risorse sociali”, che fa riferimento alla qualità delle relazioni interne ed esterne alla famiglia.
In testa alla graduatoria vi sono Danimarca, Nuova Zelanda, Svezia, Norvegia, seguiti da Israele, Germania, Svizzera, Lituania, Russia e Islanda, Belgio ed Estonia con livelli discreti dell’Indice. L’Italia occupa il trentanovesimo posto, seguita solo da Serbia, Polonia, Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca, Perù, Croazia e Macedonia.
L’articolazione dei sub-indici mette in luce situazioni complesse e variegate: vi sono paesi in cui, nonostante le risorse economiche ed i servizi a supporto dei compiti di cura siano elevati, la dimensione strutturale in termini di presenza di figli e diffusione del matrimonio rimane bassa: è il caso della Danimarca, Nuova Zelanda, Svezia, Germania. In altri, oltre a esserci pochi figli ed elevata instabilità coniugale, le risorse economiche e contestuali sono scarse: è il caso dell’Italia, ma anche di Grecia, Messico, Romania, Serbia, Polonia, Slovacchia, Croazia e Macedonia.
Il rapporto completo, di cui è disponibile un estratto all’indirizzo www.novaeterrae.eu, include anche un approfondimento dettagliato sul diritto di famiglia in ottica comparata e sulla solidarietà intergenerazionale.
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A questo link l’abstract del Rapporto in italiano
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