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L'Arcivescovo Presidente Mons. Paglia incontra i vescovi colombiani   versione testuale

Il nuovo Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, l’Arcivescovo Vincenzo Paglia, ha incontrato nel pomeriggio di martedì 4 settembre nell’aula magna del dicastero, dedicata al Beato Giovanni Paolo II, il secondo gruppo dei vescovi della Colombia che in questi giorni compiono la visita ad limina apostolorum.

Il gruppo era composto da 40 presuli ed era guidato del presidente Mons. Fabio Duque Jaramillo, Vescovo di Garzón, che ha presentato le luci e le ombre delle chiese locali della Colombia e le difficoltà pastorali che incontrano ogni giorno sui temi che riguardano la famiglia e la vita. Queste le problematiche da loro presentate: la pastorale matrimoniale che deve essere più incisiva ed efficace; il matrimonio come istituzione; i matrimoni gay e omosessuali; l’adozione dei bambini, la relazione famiglia – vocazioni - territorio - parrocchia; la famiglia e la trasmissione della fede; la catechesi iniziale in famiglia; le unioni irregolari e la pastorale; la preparazione al matrimonio; il rapporto tra tribunali ecclesiastici e famiglie divise, ferite o in crisi.

Alla voce del Presidente si sono uniti altri presuli che hanno toccato i nuovi temi scottanti che toccano da vicino la famiglia colombiana.
Nei suoi vari intereventi mons. Paglia ha detto che questo è il tempo per dare alla famiglia la dignità culturale che le spetta. Occorre mostrare la bellezza e la forza che ha la famiglia. Le famiglie sane e nascoste sono tante - ha ricordato -. Vivono di più, producono di più, creano di più; favoriscono, più delle altre, il tessuto della società. L’80% di ragazzi dei carceri minorili provengono da famiglie sfasciate – ha rilevato ancora il presidente Paglia -. “Il binario che dobbiamo tutti insieme percorrere – ha suggerito - deve essere propositivo”.

Altro punto sottolineato dall’arcivescovo presidente è stato l’impegno culturale da promuovere a tutti i costi nei riguardi della famiglia. Bisogna fare un grande sforzo che coinvolga i media, i campi della politica e della economia per dare alla famiglia cellula della società, maggiore attenzione e interesse e smontare le distorsioni culturali che la feriscono. Manca- ha detto inoltre il presidente Paglia – il soggetto famiglia come proposta politica. La famiglia ha diritto di essere soggetto centrale della società. Altri temi dibattuti sono stati l’urgenza di una pastorale vocazionale matrimoniale e familiare, e la domenica come “giorno della famiglia” che ascolta e prega, dialoga e guarda al prossimo bisognoso, cammina insieme per realizzare il progetto di Dio nel cuore della società.

 
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