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La famiglia come antidoto alla crisi
Il messaggio per la 35a Giornata Nazionale per la vita italiana
«La disponibilità a generare, ancora ben presente nella nostra cultura e nei giovani, è tutt’uno con la possibilità di crescita e di sviluppo: non si esce da questa fase critica generando meno figli o peggio ancora soffocando la vita con l’aborto». Si rifà a una delle serate più belle dell’Incontro Mondiale delle Famiglie, svoltosi questa primavera a Milano, il Messaggio del Consiglio Episcopale Permanente per la 35a Giornata Nazionale per la vita. In quell’occasione, infatti – era il 2 giugno – diverse famiglie ebbero modo di raccontare la propria storia e di porre direttamente un quesito al Santo Padre (dialoghi sempre attuali recentemente pubblicati sul libretto “Ciao, Papa!”). Prendendo dunque le mosse dalla testimonianza di una coppia di sposi in difficoltà economica, due piccoli imprenditori che facevano emergere il nesso tra recessione e diminuzione di fiducia verso il prossimo, il Messaggio, ispirandosi all’allora risposta del Pontefice, propone un approccio ottimista alla vita con il ritorno «a fare famiglia» e alla crescita della natalità, rimedi gratuiti alla precarietà relazionale e lavorativa generata dalla crisi economica. Infatti, recita il documento, «abbiamo bisogno di riconfermare il valore fondamentale della vita, di riscoprire e tutelare le primarie relazioni tra le persone, in particolare quelle familiari, che hanno nella dinamica del dono il loro carattere peculiare e insostituibile per la crescita della persona e lo sviluppo della società».
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