Il 4 Febbraio 2013 si è tenuta presso la Sala Stampa della Santa Sede una Conferenza presieduta da S. Ecc. Mons. Vincenzo Paglia, Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia.
A quasi sette mesi dall’incontro di Milano, momento di forte riflessione e testimonianza riguardo il matrimonio e la famiglia, Sua Eccellenza ha ribadito l’importanza che la famiglia riveste come “risorsa” nelle Chiesa e nella società stessa.
Ciò che più conta - ha sottolineato - è che nonostante la cultura tenda sempre di più a convertirci alla cultura dell’io, dei diritti del singolo su quelli della società, il desiderio di famiglia resta sempre profondamente radicato nel cuore delle persone, soprattutto dei giovani. Ancora l'80% dei giovani italiani dichiara di preferire il matrimonio alla convivenza ed il 77% dei giovani francesi desiderano costruire la propria vita di famiglia rimanendo con la stessa persona per tutta la vita.
La preoccupazione che la Chiesa si pone però riguarda la morte della soggettività dell’uomo in risposta alla “metabolizzazione” di scelte e tendenze culturali dettate dalla società. Ogni individuo infatti si sente libero e sciolto da ogni vincolo e legame, con l’Altro ma anche con Dio e rischia di non riconoscere più nel matrimonio la radice vera della famiglia ed in essa il fondamento della società.
La Chiesa si inserisce in questo dibattito esortata dal monito di Benedetto XVI sulla famiglia come il luogo primario dell'umanizzazione della persona e della società, la culla della vita e e dell'amore. La preoccupazione principale della Chiesa è quella di affrontare questo periodo di crisi del matrimonio e della famiglia con la consapevolezza che il servizio offerto per la famiglia, è un servizio offerto alla società stessa. E rispondendo alle accuse di conservatorismo, S. Ecc. Mons. Paglia durante la conferenza ha sottolineato come la Chiesa si definisce “conservatrice dell'avvenire”, piuttosto.
È urgente una attenta riflessione culturale e una difesa della famiglia perché torni ad assumere un ruolo centrale nella politica, nell'economia, nella cultura sia a livello internazionale sia in aperta collaborazione anche con le altre tradizioni religiose.
In questa panorama di rinnovamento culturale, il Pontificio Consiglio per la Famiglia vuole aiutare la riscoperta del valore della Famiglia seguendo due prospettive principali. All'interno della Chiesa stessa auspicando un rinnovamento nell'azione pastorale e cercando di sottolineare l'importanza delle famiglie cristiane come testimoni della gioia e della speranza. Inoltre a livello culturale, operando per ridare valore ad una cultura della famiglia, affinché questa diventi per gli uomini una dimensione che attragga, che sia possibilmente realizzabile e considerata nella sua vera essenza: il futuro e la forza della nostra società.
Tutte le iniziative promosse dal Pontificio Consiglio per la Famiglia per l'anno 2013, e non solo, avranno come attenzione prioritaria quella di aiutare la comunità ecclesiale ad interrogarsi sull'emergenza culturale delle famiglie, anche in occasione dell'anniversario della Carta dei Diritti della Famiglia, promossa dal Pontificio Consiglio per la Famiglia esattamente trenta anni fa.