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Lettera del Cardinale Antonelli per la "Settimana della famiglia" - Uruguay (3 ottobre 2009)   versione testuale
 
Con numerose celebrazioni eucaristiche in tutto l’Uruguay, si sono conclusi domenica 11 ottobre i lavori e le manifestazioni che hanno caratterizzato la “Settimana della famiglia”, iniziata lo scorso lunedì e nella quale si è riflettuto soprattutto sui valori umani e cristiani che crescono e si rinforzano all’interno del focolare familiare. “Si tratta di un tema - scrive il presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, cardinale Ennio Antonelli, in una lettera inviata alla Conferenza episcopale uruguayana - di un’iniziativa pastorale adeguata e urgente e che si colloca in continuità con il recente Incontro mondiale delle famiglie”, svoltosi a Città del Messico. Ricordando gli insegnamenti di diversi documenti pontifici e del suo stesso dicastero, il cardinale Antonelli sottolinea che “la famiglia cristiana è chiamata a farsi parte viva e responsabile della missione della Chiesa”. Citando poi la "Familiaris consortio" di Giovanni Paolo II aggiunge che questo compito la famiglia lo deve svolgere in una maniera propria e al tempo stesso originale: “mettendo al servizio della Chiesa e della società il suo essere e la sua opera in quanto comunità intima di vita e di amore”. Il porporato scrive poi che solo in questo modo “la famiglia, con la sua stessa vita, fatta di incontro e carità reciproche” può essere “un importante agente di evangelizzazione e conseguentemente di umanizzazione”. Per questo motivo, prosegue la lettera del cardinale Antonelli indirizzata alla Chiesa uruguaiana, “la famiglia ha bisogno di incontrare Gesù Cristo attraverso la preghiera, l’ascolto della Parola di Dio e la vita sacramentale”. Secondo il porporato è fondamentale anche “uno sforzo continuo, sostenuto dalla grazia” per consentire “una continua conversione” di tutti. Occorre, dunque, un vero “esercizio ascetico per vivere le virtù che fanno di ogni membro della famiglia una cosa sola in Cristo”, per portare a termine così “la propria umanità fino alla sua piena maturità”. Prima di congedarsi il presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia invoca sulla Chiesa dell’Uruguay e sulla “Settimana della famiglia” la protezione della Vergine Santa e rileva che “i grandi obiettivi dello sviluppo sociale, ecclesiale e comunitario si raggiungono a partire di una sana convivenza familiare”. Tale “sana convivenza”, che si deve “ispirare al Vangelo e che deve essere alimentata dalla grazia”, sarà al tempo stesso “convivenza educativa per ciascun membro della famiglia e potrà irradiare umanità e speranza per l’intera società”.
 
 
Questo è il testo originale della lettera inviata dal cardinale Antonelli a Mons. Nicolás Cotugno Fanizzi
 
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