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La famiglia in Conclave/6   versione testuale
Il Cardinale Norberto Rivera, Arcivescovo metropolita di Città del Messico e membro del Pontificio Consiglio per la Famiglia


Nel discorso di benvenuto all’Incontro Mondiale delle Famiglie in Messico (2009), il Cardinale Norberto Rivera citò la saggezza degli antichi aztechi:
 
«La famiglia non è soltanto una realtà ecclesiale, è una istituzione divina e umana, come è testimoniato dalle bellissime parole che un padre indigeno rivolse alla figlia nel secolo XVI e che, d’altra parte, dimostrano come la famiglia sia parte integrante della cultura messicana: “Eccoti qua figlioletta mia; la mia collana di pietre preziose; il mio piumaggio di quetzal, la mia opera umana, quella nata da me. Tu sei il mio sangue, del mio colore, in te è la mia immagine.
 
Chiunque sarà il tuo compagno, sappiate che dovrete vivere insieme tutta la vita. Non lo lasciare, aggrappati a lui, stringiti a lui anche se è un uomo povero, anche se è soltanto un aquilotto, anche se è un cucciolo di tigre, un soldato infelice, un povero nobile, forse stanco, senza beni, non per questo lo disprezzerai. Che possiate essere visti e rinvigoriti dal Nostro Signore, Colui che conosce noi uomini, l’inventore della gente, il fabbricante degli esseri umani.
 
Ti affido tutto questo con le mie labbra e le mie parole. Così, davanti al Signore, porto a termine il mio dovere. Ho compiuto il mio compito, piccola mia, bambina mia. Che tu sia felice, che il Nostro Signore ti renda gioiosa” ». (Versione di uno dei huehuetlatolli, "colloqui degli anziani", raccolti da fra Bernardino di Sahagún nel XVI secolo e inserito nel Codice Fiorentino, fogli 74v-84r).
 
 
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