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Un modello per un’economia sana   versione testuale
2/ Intervista a Suor Alessandra Smerilli, docente all’Università Cattolica del Sacro Cuore



A margine del primo convegno-seminario del ciclo “Dialoghi per la Famiglia” promossi dal Pontificio Consiglio per la Famiglia, che si è tenuto  mercoledi 17 aprile, sul tema “Famiglia, prima impresa”, in collaborazione con l’Unione dei giuristi cattolici italiani, con una grande partecipazione di pubblico, 
Emanuela Bambara ha intervistato i relatori in esclusiva per il nostro Dicastero.

Suor Alessandra Smerilli, economista, docente all’Università Cattolica del Sacro Cuore

Domanda:  La famiglia è un’impresa, non soltanto nel senso di una economia semplice, di una entità che produce e consuma beni,  ma come organizzazione complessa,  guidata da un’economia di gratuità e di comunione, in cui vige la legge dell’amore sopra ogni altra.  In che modo può essere un modello economico su larga scala?

Risposta: La famiglia è un’organizzazione complessa, al centro di un sistema economico che vede nella società civile, come espressione di comunione e di gratuità, il suo movente. La famiglia è un’impresa, un’organizzazione economica complessa, che non solo consuma e risparmia, ma produce non soltanto beni materiali, ma soprattutto capitali intangibili, come i figli e l’educazione, come l’educazione alla cooperazione. È un modo in cui la famiglia contribuisce allo sviluppo del sistema economico. Anche l’attività di cura all’interno della famiglia è un modo di contribuire, a volte anche di sostituire il lavoro che dovrebbe fare lo Stato, per ccollaborare al bene comune. Nella prossima Settimana sociale dei cattolici italiani si parlerà della famiglia come futuro e speranza della società italiana, come una risorsa, e come una risorsa economica, che forse si fa fatica a valutare esattamente per quello che è.

Domanda:  Come la famiglia può essere un modello per il governo nazionale e per una Governance transnazionale?

Risposta: Se la legge che regola i rapporti all’interno della famiglia è, appunto, la legge della gratuità e della reciprocità, la produzione di beni relazionali e di capitale sociale e civile, di valori, quali la cooperazione e la fiducia, che sono alla base dello sviluppo economico, allora la famiglia è un modello per un’economia sana, un’economia buona, che fonda su questi valori il suo sviluppo, e non sull’interesse personale.

 

Il video dell’intervista a suor Alessandra Smerilli.

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