«La gioventù è la finestra attraverso cui il futuro entra nel mondo, e quindi, ci presenta grandi sfide. La nostra generazione si rivelerà all’altezza delle promesse di cui è portatore ogni giovane quando saprà offrirgli il giusto spazio per il pieno autentico sviluppo, dargli solide fondamenta su cui poter costruire la vita, garantirgli sicurezza ed educazione, trasmettergli valori duraturi per cui vale la pena vivere».

Con queste parole Papa Francesco ha salutato il popolo brasiliano, nel suo primo incontro pubblico a Rio de Janeiro, per le Giornate Mondiali della Gioventù (dal 23 al 28 luglio). «Sono venuto ad incontrare giovani arrivati da ogni parte del mondo, attratti dalle braccia aperte del Cristo Redentore; giovani che parlano lingue differenti e sono portatori di culture diverse, che trovano una verità limpida e un amore autentico ad unirli aldilà di ogni distinzione», ha detto il Pontefice, che ha rilanciato, tra l’altro, l’alleanza tra le generazioni per un futuro migliore per tutti. Gli anziani – ha affermato Papa Bergoglio – «ci trasmettono la saggezza e i valori della vita, l’amore per la patria e per la famiglia, tutte cose di cui abbiamo bisogno».