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Papua Nuova Guinea, emergenza adolescenza ![versione testuale](../../pcpf/images/eye2.gif)
La Conferenza Episcopale lancia l’allarme educazione per le gravidanze precoci
![](v3_s2ew_consultazione.redir_allegati_doc%3Fp_id_pagina=5054&p_id_allegato=8302&p_url_rimando=%252Fpcpf%252Fallegati%252F5054%252FPapua-cover.jpg) La Chiesa cattolica di Papua Nuova Guinea e Isole Salomone lancia l’allarme sul fenomeno in crescita delle gravidanze di adolescenti e l’abbandono dei figli indesiderati. Riguarda quasi il 15 percento delle ragazze. I Vescovi lamentano di essere soli nel difficile compito di educazione e di prevenzione. «Ci sono gravi carenze nel sistema dell’istruzione, che non può limitarsi a presentare la struttura fisiologica del corpo umano come maschio e femmina, ma dovrebbe mostrare l’unione sessuale in un contesto autenticamente umano, culturale e spirituale», si legge in una nota divulgata dall’agenzia Fides. «Si preferisce una distribuzione massiccia di anticoncezionali anziché una educazione all’amore responsabile come tesoro da vivere in maniera costruttiva e positiva». La perdita precoce dell’adolescenza è tra le forme più diffuse di violazione dei diritti dell’infanzia. Tra le cause al primo posto, per le ragazze, soprattutto in Africa e nell’Asia meridionale, le gravidanze e i matrimoni adolescenziali, che generano altri effetti negativi correlati, come l’abbandono scolastico, la povertà, danni alla salute del figlio e alla stessa vita, aborto, mortalità infantile e perfino infanticidio.
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