Il Consiglio dei Laici della Conferenza Episcopale della Bolivia ha lanciato un appello, a conclusione dell’Assemblea nazionale annuale: «
Esortiamo i cattolici e tutta la società a stare in guardia contro i progetti di legge che minacciano la dignità di ogni persona umana». Il riferimento è al progetto di legge per la legalizzazione delle unioni omosessuali equiparandole al matrimonio, contrario alla stessa Costituzione boliviana, che all’art.63 riconosce «
il matrimonio come unione libera tra un uomo e una donna», e la “legge sui diritti sessuali e riproduttivi”. I laici della Chiesa boliviana denunciano il diffondersi di una vera e propria «
dittatura del relativismo e l’ideologia di genere», che produce «
diverse situazioni illecite e inumane che minacciano la vita e la famiglia». «
La famiglia formata dall’ unione matrimoniale tra un uomo e una donna è la base della società e l’unica aperta alla naturale e responsabile creazione di una nuova vita», si legge in una Nota. Le «
altre categorie di famiglia» sono «
mere “invenzioni ideologiche”,
riconosciute da alcuni Stati». Infine, per quanto riguarda i progetti di legge per la legalizzazione dell’aborto e dell’eutanasia, il Consiglio laicale della Chiesa boliviana ricorda che tutte le pratiche contro la vita, compresa ogni forma di sfruttamento e di manipolazione di embrioni e feti umani, sono attacchi contro la dignità della persona umana. Di qui, l’invito alle organizzazioni pro-life affinché intensifichino la loro attività in difesa della vita umana e della famiglia, anche attraverso una rete di coordinamento.