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Maternità surrogate: che confusione!   versione testuale
Manca una legislazione comune, a salvaguardia dei diritti dei minori



La Corte Europea di Giustizia si è pronunciata su un caso di maternità surrogata, nel mese scorso, disconoscendo il diritto della madre “affittuaria” o “mandataria”, irlandese. In un caso analogo, di una donna inglese, la decisione era stata invece di riconoscere la maternità per gravidanza in surrogazione, ove avvenuta a titolo gratuito, nel rispetto delle leggi europee e degli Stati membri sulla materia.
 
Il caso riporta in prima linea quanto da noi messo in evidenza (nel servizio “E c’è chi “produce” il figlio…!”, in Cultura/Vita, 16/09/2013). Nonostante le rassicurazione degli operatori commerciali, sanitari e legali nelle gravidanze surrogate, nessun diritto di maternità è assicurato con certezza, come attesta lo studio in corso da parte di una Commissione del Parlamento Europeo per uniformare la disciplina negli Stati membri dell’Unione, verificando lo stato delle cose al momento. Per quanto, infatti, sul piano giuridico formale, tutti gli Stati riconoscano l’interesse superiore del minore, sul piano della giustizia sostanziale, questo non è garantito in modo uniforme, e dunque, viene meno il principio della certezza del diritto.
 
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