“Giuristi per la Vita” e “Manif pour Tous” Italia promuovono una petizione sul web per sostenere la famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna e difendere il diritto dei genitori ad educare i propri figli in conformità alle loro convinzioni morali e religiose (
www.giuristiperlavita.org e su
www.citizengo.org). L’appello si rivolge al Presidente della Repubblica Italiana, ai Presidenti del Senato e della Camera dei Deputati, nonché di tutte le Regioni.
Radio Vaticana ha intervistato il Presidente dell’Associazione“Giuristi per la Vita”, l’Avvocato Gianfranco Amato, che ha commentato: «La situazione è tale per cui ci si vede costretti a ricordare − e in questo senso anche a fare un appello – una cosa ovvia e naturale come il fatto che una famiglia sia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna. È talmente ovvio, che i nostri Padri Costituenti non avvertirono l’esigenza di specificarlo, quando formularono l’Articolo 29 della Costituzione. Questo appello serve per due cose: primo, per ricordare che la famiglia è il nucleo naturale fondamentale della società, così come riconosciuto anche dal’Articolo 16 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo; secondo, il fatto che i genitori hanno il diritto di educare i propri figli in conformità alle proprie convinzioni morali e religiose».
La petizione è «un atto simbolico», privo di effetti giuridici, ma – spiega Amato − «riteniamo che rispecchi il sentimento del popolo. E i politici, soprattutto coloro che hanno responsabilità a livello istituzionale, non possono non ascoltare il popolo. Abbiamo ricevuto centinaia di mail di semplici cittadini che ringraziavano per questa iniziativa e dichiaravano con convinzione di aver aderito. Questo significa che il popolo ha questo sentimento; questa è un’idea che è ancora radicata. L’idea opposta è un’idea elitaria, che nasce da una posizione ideologica, ma non corrisponde al vero sentimento del popolo italiano».