In contemporanea, in diverse città d’Europa, il prossimo 2 febbraio, Manif Pour Tous promuove una manifestazione, contro il Rapporto Lunacek, sull’educazione sessuale dei bambini, l’identità di genere e l’aborto, due giorni prima della sua presentazione al Parlamento Europeo.

 

Il Coordinatore di Manif Pour Tous Italia, Jacopo Coghe, commenta così l’iniziativa: «Lo slogan della manifestazione è “Uniti per l’Europa”. Il cuore dei problemi dell’integrazione europea è la questione antropologica: dobbiamo essere uniti per difendere il matrimonio tra un uomo e una donna e la famiglia presso le Istituzioni europee. C’è una emergenza antropologica, che si presenta come emergenza giuridico-legislativa, di attacchi sistematici alla famiglia, che è il nucleo della società, da parte di lobbies organizzate. Il matrimonio tra un uomo e una donna aperto alla vita è un valore civile e antropologico, su cui ci ritroviamo aldilà delle differenti posizioni sul piano culturale e religioso».
 

Alla manifestazione promossa in Italia, sabato 11 gennaio 2011, contro la cosiddetta Legge sull’omofobia, hanno partecipato infatti migliaia di persone, tra cui ebrei e musulmani, tutti in difesa del matrimonio e della famiglia. «È stato un successo, anche sul piano ecumenico. I media, però, ci hanno boicottato. C’è una pressione a promuovere una ideologia di genere al punto da tentare di rendere illegale ciò che invece la legge dovrebbe tutelare: il matrimonio solo tra un uomo e una donna. Su questo, dobbiamo essere uniti e coraggiosi», afferma Coghe.