Sono in corso i negoziati per il terribile conflitto che dilania il Paese da tre anni, provocando almeno 130.000 vittime e un immenso fiume di rifugiati nei paesi vicini. Purtroppo i risultati per ora sono stati quasi nulli e non è arrivata neppure la tanto auspicata tregua. Sono ormai quasi 7 milioni i siriani bisognosi di assistenza, tra profughi in Libano, Giordania, Turchia, Iraq, Egitto, e sfollati interni.
Si susseguono inascoltabile richieste, in primis quella di Papa Francesco, per una tregua e per l’apertura di corridoi umanitari. Il Santo Padre ha ricordato “l’encomiabile sforzo di quei Paesi, soprattutto il Libano e la Giordania, che con generosità hanno accolto nel proprio territorio numerosi profughi siriani”(dal Discorso al Corpo Diplomatico del 13 gennaio 2014) e si recherà lui stesso in Medio Oriente nel prossimo maggio per sostenere ogni sforzo per la pace in quella martoriata regione.
Il Pontificio Consiglio per la Famiglia e Caritas Italiana rilanciano con forza questi appelli e chiedono la ripresa urgente di un dialogo efficace tra tutte le parti in conflitto. Nel contempo proseguono con il loro articolato impegno con aiuti concreti alla popolazione locale nonostante le enormi difficoltà cha nascono da un clima generalizzato di violenza, oltre ad un lavoro di educazione alla pace e alla solidarietà. Nelle scorse settimane anche la sede Caritas di Aleppo, una delle sei dislocate nelle principali località del Paese, poco prima dell’inizio delle distribuzioni di viveri, è stata colpita da un mortaio. Fortunatamente non ci sono state vittime, gli operatori si sono trasferiti nella sede vescovile e le distribuzioni sono riprese.
Il Pontificio Consiglio per la Famiglia e Caritas Italiana hanno già lanciato varie iniziative di solidarietà a favore delle famiglie siriane. Prima, il 26 e 27 ottobre 2013, in occasione del Pellegrinaggio Mondiale delle Famiglie, per l’assistenza a circa 20.000 siriani, su proposta di Caritas Siria. Poi con la Lega Calcio Serie A e il CONI, durante le partite di calcio della prima giornata di ritorno (18 e 19 gennaio 2014).
Ora Ferrovie dello Stato ha condiviso questa iniziativa di pace, che consiste nel mandare in onda un video dal 16 al 22 febbraio in tutte le grandi stazioni su 1105 schermi. Lo stesso video sarà precedentemente presentato in piazza San Pietro il 14 febbraio durante l’udienza con i Papa dei fidanzati.
Un viaggio che continua, per dar corpo alle speranze di pace.
La campagna di comunicazione è stata realizzata con il contributo di Ferrovie dello Stato; il video è di Federico Fazzuoli ed Elisa Greco con immagini dei campi profughi libanesi.