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L’Europa boccia “Uno di noi”   versione testuale
Stroncata dalla Commissione europea la petizione da due milioni di firme per vietare la ricerca sulle cellule embrionali umane


Due milioni di firme non sono bastate. La Commissione europea ha bocciato la petizione lanciata da “Uno di noi” per porre fine al finanziamento di ricerche scientifiche che utilizzano cellule embrionali umane o di non finanziare programmi di cooperazione che includano anche l’aborto. “C’è da chiedersi – dichiara Ana Del Pino, coordinatrice esecutiva di Uno di noi – che senso abbia compiere tanti sforzi per raccogliere quasi due milioni di firme, se poi la Commissione sostanzialmente liquida l’iniziativa senza tanti complimenti. È una farsa”. “Il Comitato Uno di noi – si legge in un comunicato – esprime la sua delusione di fronte a una Commissione sorda che esercita un potere illegittimo, giacché sta al legislatore europeo pronunciarsi politicamente sul fondo dell’iniziativa e non alla Commissione ».
 
Secondo il Comitato “Uno di noi” la Commissione “continua a finanziare pratiche biotecnologiche che si sono rivelate senza futuro e non etiche e a finanziare l’aborto in Paesi in via di sviluppo, inclusi i paesi in cui questo è vietato”. E la risposta fornita “è ipocrita e sprezzante, perché fa finta di non capire l’oggetto della nostra domanda». Non resta che il ricorso alla Corte di giustizia dell’Unione europea.
 
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