Tra le tante delegazioni di anziani previste per l’incontro con Papa Francesco c’è anche quella dell’Associazione nazionale pensionati e anziani (Anp) della provincia di Foggia. La sua storia ce la racconta brevemente Filomena Casoli, segretaria della confederazione provinciale e organizzatrice del viaggio.
1) Signora Casoli, lei il 28 settembre guiderà un gruppo di 50 persone proveniente dalla provincia di Foggia: può dirci da quali realtà associative o parrocchiali è composto il vostro gruppo? Perché avete deciso di partecipare a questo evento?
L’associazione non è inserita nella vita delle parrocchie, ma la vastità dei soci fa sì che in molti di loro la fede in Cristo sia viva e sentita. Nell’aprile di quest’anno, nell’ambito dell’associazione, si sono svolte le assemblee comunali e provinciale, nel corso delle quali, da parte di molti, è stato espresso il desiderio di fare una visita al Santo Padre. Una volontà tanto sentita che è stata addirittura approvata una risoluzione d’impegno ad organizzare un incontro, magari per la fine ottobre.
Venuti a conoscenza, tramite l’annuncio in televisione, della giornata promossa dal PCF dedicata proprio al nostro mondo, e riconosciutane la provvidenzialità, a quel punto ci è sembrato più che opportuno far si che la giornata del nostro incontro coincidesse con quella più generale del 28 settembre.
2) Quali sono i modi peculiari attraverso cui la sua associazione s'impegna nel sostenere e promuovere l'anzianità?
L’Anp tutela i diritti individuali degli anziani e dei pensionati, in un quadro di solidarietà tra generazioni, sviluppa politiche ed azioni a livello nazionale e locale per la difesa dello stato sociale e per la rappresentanza degli interessi degli anziani nei confronti del Governo centrale, degli istituti pubblici, delle Regioni, degli enti locali. E’ presente nel territorio nazionale fin dal 1972 e vi aderiscono oltre 465.000 pensionati di tutte le categorie
Un’attività in particolare, tra le tante che ci vedono protagonisti, sono le azioni di ricerca e di monitoraggio che hanno come fine di sviluppare e promuovere azioni di intervento in materia socio-assistenziale: la più importante però è sicuramente l’analisi dei servizi sociali offerti dagli enti locali.
3) Lei è una nonna? Può raccontarci delle iniziative che state curando affinché gli anziani tornino ad essere il sale della nostra società?
Anche se nonna da pochi mesi non sono anziana e, in qualità di segretaria, seguo l’associazione da oltre tre anni per incarico della confederazione provinciale.
L’impegno che l’associazione sta maggiormente sviluppando, oltre alla difesa dei diritti degli anziani bisognosi di assistenza, è quello del ruolo attivo degli anziani nella società, con il motto “la divers…età come valore”. Ed è per questo che si stanno attivando sportelli di servizio agli anziani gestiti direttamente dagli anziani.
4) Cosa significa per il suo gruppo di anziani e nonni questa giornata a stretto contatto col Santo Padre? Quali frutti pensate possa far nascere e maturare?
Essere a contatto con il Santo Padre, Papa Francesco, sarà per i partecipanti un momento di accrescimento spirituale ed anche un incoraggiamento a non arrendersi alle difficoltà della vita, che non sempre sono legate esclusivamente all’anzianità.