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La pedagogia divina illumina il Sinodo   versione testuale
Presentata il 13 ottobre la Relatio post disceptationem. I padri sinodali, guidati dalla legge di gradualità, hanno rilevato i maggiori problemi legati oggi alla famiglia dando ad essi le prime risposte


Preparare i nubendi alle nozze e accompagnarli nei primi anni di vita matrimoniale, il positivo rilevabile nelle unioni civili e nelle convivenze, l’accoglienza verso le persone omosessuali e la cura delle famiglie ferite dalla divisione. Questi alcuni dei temi, sviluppati dai padri sinodali la scorsa settimana, che hanno dato vita alla Relatio post disceptationem del Sinodo straordinario sulla famiglia, tenuta lunedì 13 ottobre dal Relatore generale, il Cardinale Péter Erdő, durante l’XI Congregazione generale dell’Assise.
 
Luce e ispirazione costante dell’intero Sinodo, ricorda il documento, è però sempre il volto di Gesù: infatti «dal momento che l’ordine della creazione è determinato dall’orientamento a Cristo, occorre distinguere senza separare i diversi gradi mediante i quali Dio comunica all’umanità la grazia dell’alleanza. In ragione della legge della gradualità (cf. Familiaris Consortio, 34), propria della pedagogia divina, si tratta di leggere in termini di continuità e novità l’alleanza nuziale, nell’ordine della creazione e in quello della redenzione».
 
 
 
 
 
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