Sono state presentate giovedì mattina in Aula, nel corso della XII Congregazione generale, le relazioni prodotte dai dieci Circoli minori (tre italiani, tre inglesi, due francesi e due spagnoli) del Sinodo straordinario sulla famiglia.
Sul tappeto tutte le questioni emerse nella Relatio post disceptationem, approfondite, e poi sviluppate o emendate, da ciascun gruppo. Il Circolo “Italico C”, in particolare, ha voluto sottolinerare la necessità di «ripartire dalla famiglia: essa infatti è scuola di umanità, perché scuola di amore nella vita e nella crescita della persona, grazie alle relazioni che il matrimonio richiede fra i coniugi e fra genitori e figli. E’ scuola di socialità, perché sostiene la persona nello sviluppo delle sue capacità al servizio della società. E’ grembo di vita ecclesiale, che educa a vivere nella comunione della Chiesa e ad essere protagonisti attivi in essa. E’ infine scuola di santificazione, in cui si esercita e si alimenta il cammino di santità dei coniugi e dei figli, deve essere un vivaio speciale di vocazioni alla vita sacerdotale e consacrata. Per queste ragioni la Chiesa annuncia il valore e la bellezza della famiglia e con ciò rende un servizio decisivo a un mondo che implora di essere rischiarato dalla luce della speranza».