Matrimonio e famiglia intesa come unione tra uomo e donna sono pilastri insostituibili della società rispettivamente secondo l’86 e il 95% degli italiani, anche se per il 61% di loro nei prossimi anni sarà opportuno riconoscere anche le unioni omosessuali. Sono, questi, alcuni dei dati emersi dalla ricerca “Dove siamo arrivati con il matrimonio”, realizzata dall’Istituto di ricerca Lorien per la Fondazione Novae Terrae. Si tratta di risposte solo apparentemente contraddittorie, perché analizzando altri parametri, per esempio le risposte relative all’educazione di bambini che vivono all’interno di coppie omosessuali, appare chiaro come il riferimento continui a essere la famiglia tradizionale.
Solo il 4% degli intervistati non è d’accordo a considerare la famiglia “molto più di un semplice legame sentimentale tra due adulti perché riguarda anche la responsabilità dei figli”, e solo il 7% è “per niente d’accordo” a guardare alla “famiglia, composta da un uomo e una donna e fondata sul matrimonio”, come “elemento base per la crescita e lo sviluppo della società e del Paese”.
Il matrimonio ha origine divina secondo il 66% degli italiani, mentre l’84% ritiene importanti i genitori nello sviluppo della personalità dei bambini. La preoccupazione caratterizza le risposte relative ai bambini che vivono all’interno di coppie omosessuali: il 46% teme che possano ottenere risultati scolastici peggiori, il 41% che subiscano “abusi sessuali”, mentre il 53% si dice “per nulla” preoccupato da questa ipotesi. L’80%, infine, si dice d’accordo con le sanzioni previste dalla Legge Scalfarotto sull’omofobia.