Nel programma di lavoro della Commissione europea per il 2015 il “grande assente” è l’umano. Lo dichiara, in una nota, la Federazione delle associazioni famiglie cattoliche in Europa (Fafce), all’indomani della presentazione delle proposte a Bruxelles per il prossimo anno.
“La Commissione europea promuoverà il completamento dell’adesione da parte dell’UE alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo”, scrive la Fafce, “ma non siamo sicuri che ciò garantirà giustizia e diritti fondamentali, basati sulla fiducia reciproca, come auspicato dalla stessa Commissione. I cittadini devono essere coinvolti in questo processo e hanno bisogno di venire informati sugli effetti concreti e le conseguenze giuridiche che tale adesione potrebbe comportare”.
La Federazione lamenta che la Commissione Junker “non ascolta le oltre 100 organizzazioni rappresentanti diversi milioni di cittadini di Stati membri dell’Unione europea, che hanno chiesto di ritirare la proposta sulla parità di trattamento. Originariamente destinata a porre rimedio a una discriminazione specifica nei confronti dei disabili, è in realtà diventata uno strumento per promuovere molti altri obiettivi politici”.
“Abbiamo inoltre notato la proposta di ritiro della nuova direttiva sul congedo materno”, scrive ancora la Federazione, spiegando che auspicava invece “una proposta che mirasse a sostenere la vita familiare reale e un equilibrio lavorativo tale da non obbligare le donne e le madri a scegliere tra famiglia e lavoro”.
