In questo terzo volume delle sue riflessioni sui racconti dei Vangeli, il Santo Padre offre ai lettori le sue riflessioni sulle narrazioni dell’infanzia da parte di Matteo e di Luca. Pur essendo consapevole degli interrogativi sollevati dalla moderna critica biblica, li assume interamente senza essere vincolato al loro metodo o ai loro esiti. Teologia e storia qui sono viste come alleate piuttosto che avversarie. In modo sereno e meditativo, Papa Benedetto XVI conduce i lettori attraverso i testi, collocandoli entro il più largo raggio della teologia biblica e della tradizione della Chiesa, e mostrando le ricchezze che essi contengono per i credenti contemporanei. In queste storie della Sacra Famiglia, i cristiani di oggi possono trovare ispirazione per le loro stesse famiglie.
In queste meditazioni, al tempo stesso briose e profonde, al lettore è offerta la possibilità di udire la voce stessa di Benedetto che esprime commenti assai diretti e personali sulle questioni attuali. La fretta dei pastori è vista come un incoraggiamento ai credenti di oggi ad affrettarsi verso le cose di Dio (p. 79). Quanto ai sommi sacerdoti e scribi che non riescono ad agire in base al proprio giudizio nei confronti dei Magi e di Erode, il Santo Padre propone una pungente osservazione riguardante la contemporanea teologia accademica che non riesce a muovere all’azione i propri praticanti: “Forse questo ci fornisce l’immagine di una teologia che si esaurisce nelle dispute accademiche?” (p. 105). Su un registro molto personale, sentiamo il Papa parlare non solo come studioso e pastore universale della Chiesa, ma come credente. Riportando il punto di vista del grande biblista francese Jean Daniélou SJ, secondo il quale i Vangeli presentano eventi storici il cui significato teologico fu elaborato dalle prime comunità cristiane, il Papa osserva: “Per dirla in termini semplici, condivido questo punto di vista” (p. 118).
Insieme alla Resurrezione e alle storie di miracoli, i racconti dell’infanzia sono stati ampiamente soggetti a scrutinio critico e dubbi da parte di studiosi moderni scettici. Nel reclamarli alla fede e alla vita della Chiesa in questo ultimo volume, il servizio fornito qui dal Santo Padre evoca le parole elogiative rivolte allo sposo dal maestro di cerimonie alla festa di nozze di Cana: “Hai conservato fino ad ora il vino buono” (Gv 2,10).
John e Claire Grabowski - USA