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Celebrazione Eucaristica conclusiva in occasione del II Congresso "Salud, Vida y Familia" - Mérida, Yucatán, México, 29-31 gennaio 2010
 
31 gennaio 2010
 
Con questa santa liturgia concludiamo il Congresso “Salud, Vida y Familia”. Offriamo l’esperienza di amicizia e di studio che abbiamo fatto in questi giorni a Dio Padre, unendola al sacrificio pasquale di Cristo ripresentato sull’altare nel segno del pane dato a mangiare e del vino dato a bere, invocando sul lavoro da noi svolto il dono dello Spirito Santo, perché lo renda fruttuoso a vantaggio di tante persone e di tante famiglie.
 
Dal Vangelo di Luca abbiamo ascoltato la seconda parte del racconto della visita di Gesù a Nazareth, dove era cresciuto. Davanti alla diffidenza e allo stupore incredulo dei suoi concittadini, Gesù ripete due massime della sapienza popolare. “Egli rispose loro: Certamente voi mi citerete questo proverbio – Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafarnao, fallo anche qui, nella tua patria! – Poi aggiunse: In verità io vi dico, nessun profeta è bene accetto nella sua patria”. Con questa risposta, Gesù si attribuisce i due titoli di Medico e di Profeta, che ben corrispondono alla sua attività pubblica, così come più volte viene presentata sinteticamente dagli evangelisti: guarigione dei malati e predicazione del Vangelo del regno di Dio. “Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il Vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo” (Mt 4, 23). “Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il Vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità” (Mt 9, 35). Insegna e guarisce con autorità e misericordia, con potenza e tenerezza; sempre in cammino, infaticabile, vuole raggiungere tutto il suo popolo di Israele. Predicazione e guarigioni miracolose sono strettamente collegate: l’una annuncia il regno di Dio che inizia a venire per mezzo di Gesù stesso; le altre sono segni trasparenti di questa iniziale venuta del Regno. Gli uomini sono chiamati alla fede e alla conversione (cfr Mt 11, 20-24); sono risanati sia nell’anima che nel corpo. Dio in Gesù si fa vicino in modo nuovo, personalmente, per vincere il peccato, la malattia, la morte e ogni forma di male; per portare la salvezza integrale, spirituale, corporea, sociale e cosmica, adesso come un anticipo e poi, alla fine della storia, in pienezza, facendo “nuove tutte le cose” (Ap 21, 5).
  
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