Ovunque nel mondo, secondo i dati statistici, la famiglia, unita, stabile e con figli, è in cima alle aspirazioni delle persone, compresi i giovani. Oggi inoltre esistono minoranze di famiglie splendide: molto consapevoli, generose, impegnate nella società e nella Chiesa. Tuttavia è innegabile la crisi del matrimonio e della famiglia, indotta dalle ideologie, dal relativismo etico, dalle dinamiche mercantili, dai modelli diffusi dai media, dalla politica. Dove più e dove meno, ovunque si notano le stesse linee di tendenza: matrimoni in diminuzione e celebrati in età più avanzata; aumento dei divorzi, delle convivenze, dei singles per scelta, delle relazioni omosessuali; calo delle nascite; diffusione dell’aborto; aumento dei figli nati fuori del matrimonio; carenze educative, disagio giovanile. E’ in crisi l’idea stessa di famiglia; si parla di famiglie al plurale, includendo in una stessa parola realtà molto diverse fra loro. La logica dell’individualismo tende a ridurre i rapporti interpersonali a rapporti utilitaristici e contrattuali; indebolisce i legami di appartenenza; impoverisce gli affetti e finisce per generare tante solitudini e sofferenze. Ma di questo purtroppo ci si rende conto troppo tardi.

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